giovedì 30 settembre 2010

Il cinema piange: quattro lutti in due giorni

Due giorni di lutto nel mondo del cinema italiano ed americano: notizia di ieri la scomparsa di Vincenzo Crocitti, l'attore romano aveva 61 anni.

Aveva esordito nel migliore dei modi, accanto ad Alberto Sordi, in un film eccezionale, Un borghese piccolo piccolo, proseguendo la carriera cinematografica con più di 51 film all'attivo ed ultimamente numerose interpretazioni per la TV, tra le più note quelle per la serie Carabinieri e Un medico in famiglia.

Sempre ieri è stata annunciata la morte di Sally Menke, nome che al pubblico italiano potrebbe dire poco, ma al quale il suo lavoro ha dato molto, si occupava infatti del montaggio dei film di Quentin Tarantino, al quale era molto legata. La Menke, 56 anni, sembrerebbe essere deceduta mentre portava a spasso il proprio cane, in seguito ad un malore dovuto all'eccessiva calura di Beverly Hills.

Oggi invece la notizia della scomparsa di altre due grandi figure del cinema americano: Arthur Penn (88 anni) e Tony Curtis (85 anni) .

Arthur Penn, regista di successo, è deceduto a causa di una insufficienza cardiaca. Tra i suoi lavori, alcuni film memorabili come La Caccia (con Marlon Brando e Robert Redford), Anna dei Miracoli (con Anne Bancroft), Piccolo grande uomo (con Dustin Hoffman), Gangster Story (con Warren Betty e Faye Dunaway) e Missouri (con Marlon Brando e Jack Nicholson).

Proprio poche ore fa, è stato dato l'annuncio della morte di Tony Curtis, avvenuta nella sua casa in Nevada.
Nato a New York il 03 Giugno del 1925, Bernard Schwartz (questo il suo vero nome) era figlio di immigrati ungheresi. Interprete di oltre 140 film, nel 1959 ricevette una nomination agli Oscars per la sua interpretazione nel film La parete di fango, al fianco di Sidney Poitier.

Indimenticabile la sua interpretazione in A qualcuno piace caldo, commedia di Billie Wilder, recitata al fianco di Marilyn Monroe (con la quale l'anno scorso rivelò di aver avuto una relazione) e Jack Lemmon. Nella sua lunga carriera ha alternato interpretazioni in tutti i generi, commedia, thriller, film drammatici, storici, interpretando film come Houdini, Spartacus, Operazione sottoveste, Lo strangolatore di Boston e tanti altri.

Negli anni '70, insieme a Roger Moore, diede vita alla serie Tv di successo, Attenti a quei due.

Padre di Jamie Lee Curtis, per la quale, per sua stessa ammissione, non è mai stato il padre ideale, è stato sposato ben 6 volte. Il suo ultimo matrimonio, con Jill Vandenbergh più giovane di lui di ben 42 anni, che le è stato accanto fino all'ultimo.

giovedì 23 settembre 2010

Benvenuti al Sud


E' in uscita il 01 Ottobre il nuovo film con Claudio Bisio, Benvenuti al Sud.

Il film, diretto da Luca Miniero, annovera nel cast Alessandro Siani, Angela Finocchiaro e Valentina Lodovini, i quali danno vita ad una simpatica storia sul nostro bel paese e sui pregiudizi che caratterizzano gli abitanti del Nord e quelli del Sud.
La trama:

Alberto (Bisio) è il responsabile di un ufficio postale della Brianza che pur di farsi trasferire a Milano, ed accontentare così anche la moglie Silvia (Finocchiaro) decide di fingersi invalido. Ma viene presto scoperto e per punizione viene spedito in un paesino della Campania.
Alberto è convinto così di trasferirsi in una terra abitata da fannulloni e malavitosi: si ricrederà presto, grazie anche alle persone affettuose che incontrerà nel suo cammino, uno su tutti il suo nuovo amico Mattia (Siani), il quale lo aiuterà a conquistare la bella Maria (Lodovini).

Per la presentazione del film la produzione ha realizzato, per la prima volta nel lancio di un film italiano, un game on line già live su Facebook, che vi invito a visitare: basta fare click su le immagini qui sotto, quella con Bisio se scegliete il Nord o quella con Siani se scegliete il Sud (peccato non ce ne sia una per scegliere l'Italia intera, di questi tempi servirebbe davvero consolidarne l'unione).


Il trailer:

mercoledì 22 settembre 2010

CineNews: Sasha Baron Cohen sarà Freddie Mercury

Dopo anni di lunghe dissertazioni su chi potesse interpretare Freddie Mercury sul grande schermo ( si era parlato a lungo di Johnny Depp), è stato finalmente annunciato il nome dell'attore pronto per la grande impresa: sarà infatti Sasha Baron Cohen, il protagonista di Borat e Bruno, a vestire i panni del compianto leader dei Queen.

L'attore inglese, famoso per i ruoli a dir poco impertinenti, si trova così ad affrontare la prova più difficile della sua carriera: il ruolo è davvero impegnativo e non sarà facile reggere il confronto con una delle più grandi presenze sceniche al mondo, senza pensare ai milioni di fans di Freddie pronti a non perdonare Cohen qualora la sua interpretazione risultasse un'imitazione irriverente.

Al momento il film è ancora privo di sceneggiatura, ma sappiamo che sarà affidata a Peter Morgan, già autore di The Queen e L'ultimo Re di Scozia. Stando alle prime indiscrezioni la trama vertirà sul momento di maggior splendore della band inglese, culminato con il concerto di Wembley del 1985: sembrerebbe inoltre che Brian May e Roger Taylor (chitarrista e batterista dei Queen) parteciperanno personalmente al progetto, curando la supervisione della parte musicale, che comprenderà brani della band e brani da solista di Mercury.

Nessuna indiscrezione invece sul possibile regista, vedremo cosa succederà....

Voi cosa ne pensate, ce la farà l'interprete di Borat a sostenere il peso di una figura così amata come quella di Freddie Mercury?

domenica 19 settembre 2010

I mercenari - The Expendables


Inizio subito con lo scusarmi per la lunga pausa presa dall'ultimo post (anche se i blogger bravi dicono che non bisogna farlo...) : purtroppo ultimamente il tempo che riesco a dedicare al blog è davvero poco e mi dispiace tantissimo, in particolare proprio in questo caso, dopo avervi parlato del film di Stallone per mesi e mesi, considerando sono passati già parecchi giorni da quando ho visto il film.

Dopo tanto parlare di The Expendables (I mercenari, titolo italiano, non rende perfettamente) voglio iniziare in controtendenza rispetto alle aspettative create nei post precedenti ed essere un po' provocatorio, pertanto vi dico che se vi aspettate di vedere un film dalla trama avvincente, questo non è il film che fa per voi. Se cercate interpretazioni da lasciare senza fiato, questo non è il film che fa per voi.
Se al contrario cercate adrenalina, azione, testosterone, muscoli, esplosi
oni, e qualche battuta divertente, allora andate a vedere questo film e non resterete delusi.


Non è il miglior Stallone, né come attore né come regista, tantomeno come sceneggiatore, ma a 64 anni suonati è sempre lui l'eroe indiscusso di più di una generazione.

Fisico tiratissimo, da far invidia ad un Dio greco, Stallone è riuscito ad unire un cast davvero incredibile.
Gli eroi degli action movies degli ultimi 20 anni, quasi tutti insieme, in un unico film: da Sylvester Stallone, Mickey Rourke, Jet Li, Dolph Lundgren, Eric Roberts fino a Jason Statham, Randy Couture e Steve Austin, senza dimenticare un piccolo cameo per Bruce Willis e Arnold Schwarzenegger ( i due compaiono in un'unica scena di un paio di minuti, insieme a Sly, scena che da sola vale il prezzo del biglietto).

La trama è molto semplice, un po' scontata, senza colpi di scena inaspettati: gli Expendables del film sono degli esperti mercenari, specializzati in missioni ad altissimo rischio, capitanati da Barney Ross (Stallone). Quando non lavora, la banda si ritrova da Tool (Rourke), mercenario in pensione, ormai esperto tatuatore nonché tramite tra i mercenari ed i diversi mandanti delle missioni. Proprio Tool, trova la missione per la squadra: uccidere il dittatore di un'isola del Golfo del Messico, missione che la i mercenari accettano, regalando allo spettatore esplosioni, combattimenti e sparatorie a più non posso.

E' incredibile quanto sia invecchiata la maggior parte degli attori di questo film: è comunque spettacolare vederli tutti insieme, in un mix di azione e battute divertenti.

Due note negative (al di là degli aspetti estetici del film): le scene di combattimento sono riprese troppo velocemente, cosa che confonde lo spettatore, il quale non riesce a gustarle a pieno (soprattutto quando a combattere è Jet Li, vero e proprio maestro del genere), e la voce italiana scelta per il doppiaggio dello stesso Jet Li; trattasi del bravissimo Mino Caprio, la cui voce però poco si addice all'attore, e soprattutto rievoca troppo facilmente Peter Griffin, distraendo lo spettatore.

Il Trailer: