Compie oggi 70 anni Alfredo James Pacino, meglio noto come Al Pacino.
Nato il 25 Aprile del 1940 a New York, da genitori entrambi di origini siciliane ( i nonni materni erano di un paesino del messinese, mentre quelli paterni, ironia della sorte, erano di Corleone, provincia di Palermo), Pacino si trova ad affrontare subito una vita difficile: viene infatti abbandonato dal padre all'età di un anno, rimanendo così a vivere con la madre ed i nonni, in condizioni di vita difficili. A scuola viene bocciato regolarmente, quindi inizia a svolgere i lavori più disparati tra cui il fattorino ed il lustrascarpe ( ha dichiarato che all'età di 20 anni, trasferitosi in Sicilia vendendo l'unica cosa che avesse, il suo corpo). Sogna sempre di diventare attore e finalmente (per il piacere di tutti gli amanti del cinema) alla fine degli anni sessanta viene accolto all'Actor's Studio, preso sotto l'ala protettrice di Lee Strasberg, considerato da Al il suo più grande maestro. Da quella scuola, ecco uscire ancora una volta uno dei più grandi attori di sempre: recita in pellicole minore nel primo biennio degli anni '70, e nel 1972 la consacrazione, grazie a Francis Ford Coppola che lo sceglie per il ruolo di Micheal Corleone ne Il padrino.
Da allora una carriera incredibili, che conosce anche dei periodi di crisi, ma che ci ha regalato personaggi fantastici. Tra tutti, oltre al già citato Micheal Corleone, ricordiamo Tony Montana in Scarface, il poliziotto italo-americano Frank Serpico in Serpico, Carlito Brigante in Carlito's Way, ed ancora l'allenatore Tony D'Amato in Ogni maledetta Domenica o addirittura il diavolo in L'Avvocato del diavolo.
Ci ha regalato altre grandiose interpretazioni in Quel pomeriggio di un giorno da cani, Scent of Woman (per il quale, dopo otto nomination, riesce a vincere per la prima volta - ed ultima fino ad ora - l'Oscar come miglior attore protagonista), ne Il mercante di Venezia nei panni dell'ebreo Shylock. Tra i monologhi più belli della storia del Cinema, molti sono stati affidati proprio a lui ed apprezzati in Italia anche grazie ai due doppiatori che nell'arco della sua carriera gli hanno prestato la voce: in primis Ferruccio Amendola, doppiatore storico di Pacino, che lo ha accompagnato nella prima parte della sua carriera per poi passare il testimone ad un altro grande, Giancarlo Giannini che è riuscito nel migliore dei modi a non far rimpiangere troppo il grande Ferruccio (forse l'unico caso in cui Amendola è stato sostituito degnamente).
Se numerosi sono i personaggi che Pacino ci ha regalato, altrettanto notevole è la lista dei film che l'attore ha rifiutato di interpretare: Han Solo in Guerre Stellari, Roy Neary di Incontri ravvicinato del terzo tipo, il capitano Willard di Apocalipse Now o Ted Kramer di Kramer contro Kramer.
Non so cosa ne pensiate, ma a mio avviso Pacino, insieme a Robert De Niro, rappresenta il modello di attore che dovrebbero insegnare nelle scuole di recitazione.
Ecco a voi la sua prestazione da Oscar, un monologo fantastico:
Da allora una carriera incredibili, che conosce anche dei periodi di crisi, ma che ci ha regalato personaggi fantastici. Tra tutti, oltre al già citato Micheal Corleone, ricordiamo Tony Montana in Scarface, il poliziotto italo-americano Frank Serpico in Serpico, Carlito Brigante in Carlito's Way, ed ancora l'allenatore Tony D'Amato in Ogni maledetta Domenica o addirittura il diavolo in L'Avvocato del diavolo.
Ci ha regalato altre grandiose interpretazioni in Quel pomeriggio di un giorno da cani, Scent of Woman (per il quale, dopo otto nomination, riesce a vincere per la prima volta - ed ultima fino ad ora - l'Oscar come miglior attore protagonista), ne Il mercante di Venezia nei panni dell'ebreo Shylock. Tra i monologhi più belli della storia del Cinema, molti sono stati affidati proprio a lui ed apprezzati in Italia anche grazie ai due doppiatori che nell'arco della sua carriera gli hanno prestato la voce: in primis Ferruccio Amendola, doppiatore storico di Pacino, che lo ha accompagnato nella prima parte della sua carriera per poi passare il testimone ad un altro grande, Giancarlo Giannini che è riuscito nel migliore dei modi a non far rimpiangere troppo il grande Ferruccio (forse l'unico caso in cui Amendola è stato sostituito degnamente).
Se numerosi sono i personaggi che Pacino ci ha regalato, altrettanto notevole è la lista dei film che l'attore ha rifiutato di interpretare: Han Solo in Guerre Stellari, Roy Neary di Incontri ravvicinato del terzo tipo, il capitano Willard di Apocalipse Now o Ted Kramer di Kramer contro Kramer.
Non so cosa ne pensiate, ma a mio avviso Pacino, insieme a Robert De Niro, rappresenta il modello di attore che dovrebbero insegnare nelle scuole di recitazione.
Ecco a voi la sua prestazione da Oscar, un monologo fantastico:
Buon compleanno Al.
Qual'è il personaggio di Al Pacino che preferite? Oppure la sua migliore interpretazione secondo voi? Aspetto di conoscere la vostra opinione a riguardo.
1 commento:
Auguri Al. Il cinema con te è senz'altro migliore.
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