E’ il 1964, in una scuola del Bronx, un carismatico prete, Padre Flynn (Philip Seymour Hoffman), porta un'aria di cambiamento, cercando di allegerire le rigide regole della scuola, dettate da Sorella Aloysius Beauvier (Meryl Streep), la Preside conservatrice che crede nel potere della paura e della disciplina. I venti del cambiamento politico stanno soffiando all’interno della comunità e in effetti la scuola ha accettato il suo primo studente di colore, Donald Miller. Ma quando Sorella James (Amy Adams), l'insegnante di storia del bambino, condivide con Sorella Aloysius il dubbio che Padre Flynn stia prestando troppa attenzione a Donald, Sorella Aloysius coglie l'occasione per condannare padre Flynn ed allontanarlo dalla scuola. Senza uno straccio di prova se non la sua sicurezza morale, Sorella Aloysius dichiarerà "guerra" a Padre Flynn, dando vita ad uno scontro che potrebbe avere conseguenze devastanti per la chiesa, la scuola e la comunità.
Mai titolo fu più azzeccato: una storia che instaura il dubbio nello spettatore dall'inizio alla fine del film (il dubbio sarà talmente forte che vi farà discutere anche dopo il film). Un soggetto delicato trattato col giusto distacco dal regista che sposta appunto l'attenzione sul DUBBIO del titolo. Bravissimi i tre attori principali, tutti e tre candidati agli Oscar 2009 per la loro interpretazione in questo film ( chissà perchè Philip S. Hoffman è candidato come attore non protagonista ?): Meryl Streep è come sempre strepitosa, garanzia di un'ottima interpretazione; Philip S. Hoffman continua a dare prova della sua bravura; molto brava anche Amy Adams anche se a mio avviso resta un pò a disparte, forse proprio a causa della bravura dei suoi colleghi.
Il trailer del film:
Il sito italiano del film.
12 commenti:
Interpretazione eccellente sia per quanto riguarda la Streep che Hoffman. E' molto diverso da Mystic river e da Sleepers, il tema non è il crimine con le sue atroci conseguenze, ma la colpa e il modo in cui si può instaurare il DUBBIO, nei confronti di un essere umano. GENIALE!PENSO CHE ALMENO UNA STATUETTA LA RICEVERA'!
sono pochi i film che effettivamente riescono a lasciare questa sensazione anche dopo averli visti... ricordate Apri gli occhi di Alejandro Amenabar...
Se hai letto da me, già sai il mio parere sul film... ;-)
Un abbraccio, buona giornata!! :-))
@Neverland in molti si aspettavano un film alla Sleepers, ma in effetti tutto è incentrato sul dubbio.Anch'io credo che riceverà almeno una statuetta.
@whatyoulove benvenuto nel blog.Purtroppo non ho visto Apri gli occhi, cercherò di rimediare.
@Andrea si, ho letto il tuo post e concordo con il voto, 7 1/2.
A presto!
Non ho ancora visto il film ma considerando il calibro degli attori sicuramente è un bel film!
ho modificato la grafica del mio blog se ti va dacci un occhiata e fammi sapere se ti piace,ciao!
@Stefano se non l'hai ancora visto, te lo consiglio, comunque fammi sapere appena lo vedi. Passo a vedere il nuovo look.
L'abbiamo messo in nota sia io che mia sorella. Penso proprio che ne valga la pena... anche per discuterne. ciao ciao
@Irene una volta visto, facci sapere cosa ne pensi. A presto.
Non un attimo di stanchezza, non una scena inutile: tutto è necessario ed essenziale in una narrazione che è un atto d’accusa a ogni forma di intolleranza, fanatismo, pregiudizio (tema oggi più che mai importante).
Philip Seymour Hoffman offre un’interpretazione degna dell’Oscar che giustamente ricevette per "Capote": veramente magnifico.
E che dire di quel mostro di Meryl Streep... Nello stesso anno strepitosa in un musical allegro e spensierato e poi eccola giganteggiare in un forte dramma psicologico di questa portata (chi sarebbe capace di fare altrettanto?).
@cinemaleo benvenuto.Veramente ottima la scelta del cast per interpretare due ruoli per nulla facili: Hoffman è veramente bravo e migliora di film in film, della Streep c'è poco da dire, semplicemente la migliore.
Sono d'accordo, un buon film, che vive di un bellissimo testo e di quattro attori strepitosi: Meryl è la migliore, Philip Seymour Hoffman è sempre più grandioso e Amy Adams in potente ascesa, ma non dimentichiamo Viola Davis, che con un ruolo di poco più di dieci minuti riesce a stupire e ad essere candidata all'Oscar, insieme ai tre suddetti co-protagonisti e alla sceneggiatura firmata dal regista, già premio Pulitzer per la pièce teatrale d'origine, e già premio Oscar per lo script del fortunato film di Jewison "Stregata dalla Luna".
@cineocchio concordo su tutto. A presto.
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