
Venerdì scorso io e Neverland siamo andati nel nostro cinema preferito a vedere Sette Anime . Voglio essere onesto ed ammetere che sono andato a vedere questo film con un pò di scetticismo: mi piace Will Smith ma avevo l'impressione che il film in questione fosse più che altro un prodotto commerciale (vedi Hancock) pubblicizzato in Italia anche grazie alla presenza del regista Muccino. Sono contento di essermi ricreduto.
Sette anime è un film che fa riflettere, che emoziona , che tocca, a mio avviso, la sensibilità di tutti noi.
Vi racconto brevemente la trama e nel farlo vi consiglio caldamente di non cercarla in internet perchè inevitabilmente verreste a conoscenza dell'intera storia del film:
Will Smith interpreta Ben Thomas, un uomo che ha commesso un errore gravissimo che non gli darà più pace ("In sette giorni Dio creò il mondo, in sette secondi io ho distrutto il mio") . Decide quindi di remidersi facendo del bene a sette persone meritevoli, sette anime bisognose di cui prendersi cura.
Questo potrebbe sembrarvi poco, ma in realtà un paio di parole in più potrebbero rovinarvi la sorpresa perciò perdonatemi se non vi dirò di più a riguardo.
Il titolo:
In lingua originale il film è intitolato Seven Pounds (Sette libbre), rievocando la libbra di carne di Shakespeariana memoria. In italiano è stato scelto di sostituire "libbra" con "anime", la differenza tra i due titoli vi risulterà chiara dopo la visione del film.
Will Smith:
Semplicemente grandioso. Un'interpretazione da brividi. Come mi ha fatto giustamente notare Neverland, i suoi occhi esprimono tutto il dolore che il suo personaggio vive e con il quale convive. Il suo sorriso quando va a trovare le persone che ha deciso di aiutare, è già entrato negli annali del cinema. Credo che con questa interpretazione Will Smith si sia garantito una nomination agli Oscar e se così non fosse, sarebbe un vero peccato.
Gabriele Muccino:
Poteva essere un'occasione per dare un'impronta italica ad un film americano, ma di italiano Muccino ci mette solo il nome. La regia è tipicamente americana e non mancano scene care alla tradizione stelle e strisce (vedi la corsa sotto la pioggia, scena che di solito appartiene a Tom Cruise). Tutti ciò non significa che il film non sia girato propriamente ma anzi sa raccontare magnificamente il dolore dei personaggi, la loro sofferenza, la loro vita.
In conclusione consiglio vivamente a tutti di andare a vedere questo film, ingiustamente stroncato dalla critica che lo ha definito "completamente stupido" o "insopportabilmente ottimistico" ma giustamente premiato dal successo di pubblico.
Alla fine del film, si sono accese le luci in sala e gli occhi di tutti erano segnati dalle lacrime, segno che questo film sa toccare la sensibilità dello spettatore, raccontando semplicemente le emozioni che la vita sa regalarci.
Il trailer: