giovedì 31 dicembre 2009

Sherlock Holmes

Finalmente è uscito lo scorso 25 Dicembre il tanto atteso Sherlock Holmes di Guy Ritchie e le aspettative di cui vi ho parlato nei post precedenti, non sono state deluse.

Il film è un mix di ingredienti riusciti e ben assortiti, difficile scegliere da dove cominciare.

Innanzitutto parliamo della storia:

La vicenda non si basa su nessun romanzo di Sir Arthur Conan Doyle in particolare, piuttosto sull'intera figura di Holmes che emerge dalle pagine dello scrittore scozzese e da quelle del fumetto appositamente ideato dal produttore Lionel Wigram: l'Holmes di Ritchie è molto più fedele al personaggio del romanzo di molti suoi predecessori cinematografici e così anche il Dottor Watson. Sembrerà strano ai più vedere un Holmes che si dedica al combattimento, una versione action dell'investigatore più famoso del mondo, senza parlare della chiave ironica che fa da filo conduttore a tutto il film.


La vicenda vede il noto investigatore alle prese con il mistero del cadavere scomparso del perfido Lord Blackwood il quale sembra essere tornato dalle tenebre grazie alla magia nera...starà ad Holmes risolvere l'arcano.

La regia di Guy Ritchie è straordinaria, ma così attenta ai particolari come in questo film: le tecniche utilizzate sono quelle più care al regista inglese, una su tutti il rallenty nelle scene d'azione. Molto apprezzabile è anche il modo in cui Ritchie ha realizzato il flusso di pensieri di Holmes, immergendo letteralmente lo spettatore nella mente del protagonista.


Bravissimi Robert Downey Jr e Jude Law: il primo mette in mostra il tutto il suo talento, la sua fisicità, rendendo così un Holmes di cui si parlerà a lungo, il secondo....capitolo a parte per Law.

Ho già detto in passato di non essere un fan di Jude Law, attore che spesso ho trovato monoespressivo e sopravvalutato, sono contento di esprimere invece un grabde apprezzamento per la sua performance in questo film: molto probabilmente l'attore si trova molto più a suo agio a girare in patria, il suo Dottor Watson è quasi alla pari con il protagonista, non è il solito personaggio secondario che la versione cinematografica di Holmes ci ha abituati a vedere, ma interagisce e partecipa alla storia, alle indagini in primissima persona, evidenziando un carattere forte e deciso.

Forse la magia di questa nuova versione cinematografica di Sherlock Holmes sta proprio nell'alchimia tra questi due personaggi, legati da un saldo rapporto di amicizia e complicità raramente riscontrabile. Non a caso il loro rapporto richiama alla mente, con il dovuto rispetto, la complicità di Butch Cassidy e Billy the Kid e a mio avviso il regista ha giocato molto con questo richiamo, specie con alcune inquadrature che sembrano dei veri e propri omaggi.


Molto bravi a mio giudizio anche tutti i personaggi di contorno, ma una nota di rilievo va a Mark Strong (Lord Blackwood) che è riuscito ad interpretare un cattivo davvero all'altezza della situazione.

Anche in questi film (come in A Christmas carol e Dorian Grey) c'è una ricostruzione storica e scenografica di una Londra fine '800 da togliere il fiato: il Big Ben, il parlamento, Saint Paul e la colonna di Nelson, nonché un Tower Bridge in costruzione, fanno da fantastico sfondo a tutta la storia.

Una nota di merito infine a chi ha ideato i titoli di coda, davvero originali: se andrete a vedere il film, fermatevi e godeteveli.

Curiosità:

Il film potrebbe dare vita ad una nuova serie di pellicole con Downey Jr e Law nei panni di Holmes e Watson: sia gli attori che il regista (ma anche il grande Joel Silver, produttore del film) hanno più volte dichiarato di non avere problemi a girare dei sequel.

Il cattivo per antonomasia dei romanzi di Holmes, il prof. Moriarty, compare nel film ma senza mai mostrare il suo volto (nella versione italiana è doppiato dall'ormai sempre più bravo e presente Pino Insegno). Da tempo si parla di una presenza più netta del professore proprio in un sequel ed un nome su tutti viene fatto per interpretare quel ruolo, quello di Brad Pitt. Per il momento uno dei produttori, Dan Lin, sembra aver smentito il tutto. Staremo a vedere.

Il trailer in Italiano:



martedì 22 dicembre 2009

Buon Natale


Buon Natale a tutti i lettori de "La Settima Arte": il blog va in vacanza per pochi giorni, giusto il tempo di rilassarsi un pochino per tornare poi con la recensione di Sherlock Holmes, film di cui vi ho già parlato qui e che sicuramente non mancherò di vedere.

Quest'anno voglio festeggiare il Natale con una scena tratta da Nightmare before Christmas, film d'animazione diretto da Tim Burton, diventato molto presto uno dei film più visti durante il periodo natalizio. In questa scena potete ascoltare il brano più famoso del film, cantato in italiano dal grande Renato Zero.



Buon Natale a tutti

martedì 8 dicembre 2009

A Christmas carol

Finalmente è uscito nelle sale italiane uno dei film più attesi di questo Natale, A Christmas carol, di cui vi avevo già anticipato qualcosa qui e per il quale avete scelto la locandina qui.

Proprio a proposito della locandina da voi scelta: ben tre parimerito, pertanto in questo post ci saranno ben 3 locandine del film. Grazie ancora a coloro che hanno preso parte al gioco.

Come già detto nei post precedenti, Robert Zemeckis porta sul grande schermo la fantastica storia di Ebenezer Scrooge, tratta da Il canto di Natale di Charles Dickens.

Gli attori sono perfetti: Jim Carrey e Gary Oldman su tutti. Grazie alla tecnica del motion capture gli attori si sono potuti calare nei panni di più personaggi, ed ecco così che Carrey interpreta Scrooge ma anche i fantasmi del Natale passato, presente e futuro, mentre Oldman sembra davvero trasformato in un cartone animato nel ruolo dell'impiegato Bob e di suo figlio Tim.

Il film è come mi aspettavo: quasi del tutto fedele al Canto di Dickens, con una ricostruzione della Londra Vittoriana semplicemente fantastica. Proprio l'inizio del film è una panoramica aerea della capitale inglese così come la vedevano gli occhi di un visitatore di fine XIX secolo.
Peccato che la pellicola duri soltanto un'ora e mezza, e che quindi scorra piuttosto in fretta.

Una cosa strana che ho notato è l'assenza di una scena che invece è presente in ogni trailer che ho visto: quella del fiocco di neve che dall'alto pian piano scende verso terra fino a posarsi sul naso dell'avaro Scrooge, scena che poteva ritenersi un'autocitazione di Zemeckis, con il fiocco di neve che tanto ricorda la piuma di Forrest Gump.

Mi aspettavo un pochino di più dall'uso del 3D, complice qui soprattutto di dare maggiore profondità alle scene, ma mai così accentuato da coinvolgere in pieno lo spettatore.

Tutto sommato, nonostante le diverse versioni di A Christmas carol che negli anni si sono susseguite, la storia di Dickens resta sempre la grande protagonista, capace ogni volta di catturare l'attenzione dello spettatore e di regalargli emozioni indescrivibili. Un ottimo modo per passare un'ora e mezza immersi nei buoni sentimenti, complice anche l'atmosfera natalizia.

Curiosità: all'entrata del cinema si avverte il pubblico che alcune scene potrebbero impressionare i più piccoli. In realtà la sala era piena di bambini i quali sembrano essersi divertiti, anche se probabilmente l'apparizione del fantasma di Jacob Marley risulta un pochino suggestiva.

Il trailer:



giovedì 3 dicembre 2009

Scegli la locandina de "A Christmas carol"

Esce oggi in Italia A Christmas carol, di cui ho anticipato qualcosa in questo post.

Di sicuro nel week-end andrò a vedere questa nuova opera di Zemeckis per poi parlarne in un nuovo post.

Nel cominciare a documentarmi mi sono accorto che sono state fatte diverse locandine per la presentazione del film ed ho pensato che sarebbe stata dura scegliere quella giusta per il post.

Sarete perciò voi lettori a scegliere quale sarà la locandina che dovrò usare, lasciando la vostra preferenza nei commenti di questo post. La scelta sarà tra le seguenti 6 locandine:

1 -------------------------------------------------- 2


3 --------------------------------------------------------- 4





5 --------------------------------------------------------- 6


Ho scelto quelle che secondo me erano le più carine, ma ce ne sono altre sul web, a dimostrazione del lavoro che viene fatto per la presentazione di un film.

Adesso tocca a voi: fate la vostra scelta e lasciate il vostro commento.

lunedì 30 novembre 2009

100° post: Dorian Gray

Quello di oggi è il post numero 100 de La Settima Arte: un traguardo che sembrava lontanissimo poco più di un anno fa, quando iniziai questa fantastica avventura di blogger. Spero che con questi post sia riuscito a trasmettere almeno una piccola parte della mia passione per il cinema.


Dopo questa breve introduzione "autocelebrativa", passiamo a Dorian Gray


Oliver Parker porta sul grande schermo l'undicesima versione de Il ritratto di Dorian Gray, l'unico romanzo di Oscar Wilde, e lo fa esaltando l'aspetto più dark della storia, rileggendola quasi in chiave horror.

Dorian Gray (interpretato da Ben Barnes, noto per essere stao il Principe di Caspian ne Le Cronache di Narnia) è un giovane bello, che ha da poco ereditato una fortuna da suo nonno : giunto a Londra ha la sventura di conoscere Henry Wotton (un Colin Firth sempre perfetto, specie quando deve interpretare personaggi inglesi), un aristocratico cinico (che molto somiglia proprio ad Oscar Wilde) che divide le persone in due categorie, le belle e le brutte. Secondo il suo modo di vedere, le persone belle hanno il mondo nelle proprie mani e sono libere di godersi la vita in ogni modo. E proprio questo sarà il messaggio che più di tutti Wotton trasmetterà a Dorian: "sei bello, sei giovane, puoi permetterti tutto". La bellezza di Dorian si rispecchia in un ritratto fatto da un suo amico pittore (Ben Chaplin), ritratto che incanta chiunque lo ammiri. Proprio nel contemplare il proprio ritratto, Dorian dichiara di essere disposto a vendere la propria anima pur di rimanere sempre bello e giovane. In una sorta di maleficio, Dorian si accorgerà che il suo aspetto non muterà con il tempo, ma al contrario il suo ritratto ( o per meglio dire il ritratto della sua anima) continuerà a mutare, deturpandosi orrendamente, così come l'animo di Dorian, devastato dalla nuova vita che quest'ultimo a deciso di vivere, fatta di vizi e di peccati. Ma vendere la propria anima, si sa, costa caro......


In questo film, Parker si conferma un conoscitore appassionato di Oscar Wilde (ha già diretto la trasposizione cinematografica di Un marito ideale e L'importanza di chiamarsi Ernest), rispettando in grandi linee l'opera dell'autore inglese (pur ritagliandosi qualche libertà) e sapendola rileggere in modo del tutto originale. Personalmente ho apprezzato molto il taglio quasi horror usato dal regista, le tinte scure onnipresenti, l'atmosfera da brividi che aleggia per tutto il film (la visione in Italia è vietata ai minori di 14 anni). Basta ricordare che la storia è ambientata nella Londra di fine Ottocento, la Londra Vittoriana in cui era sconsigliato aggirarsi nei bassifondi, la Londra di Jack lo Squartatore (il primo serial killer della storia), e devo dire che l'atmosfera di quei tempi viene rappresentata egregiamente dal regista.
Ben Bernes rappresenta un ottimo Dorian Gray, simile a quello rappresentato sui libri per bambini, anche se a mio avviso non proprio quell'icona di bellezza che richiederebbe il personaggio.
Molto bravi anche Colin Firth, perfetto aristocratico vittoriano, a tratti diabolico, e Ben Chaplin, nei panni dell'artista omosessuale che dipinge il ritratto di Dorian Gray.

Il trailer:




Pensandoci bene, questo è il secondo (dopo Parnassus ) di una serie di post in cui la città di Londra fa da sfondo alle storie raccontate nei film, e nel mese di Dicembre, complici le uscite di alcuni film, ci saranno almeno altri due post in cui Londra sarà protagonista...
In attesa dei prossimi post, se, come me, amate la capitale inglese, vi consiglio un bel tuffo nel blog Londra solo andata, dove Neverland vi accompagnerà per le strade di una città incredibile.

giovedì 26 novembre 2009

L'angolo della risata: In & Out

Film del 1997, In & Out affrontò con ironia e astuzia, il tema dell'omosessualità, ambientando la storia in una società conservatrice di un paesino degli Stati Uniti: fantastico come sempre Kevin Kline, che qui interpreta il ruolo del professore che si pensa eterosessuale, ma in procinto di sposarsi e grazie all'aiuto di un giornalista gay (interpretato da Tom "Magnum P.I." Selleck), capisce di essere omosessuale. Famosa la scena del bacio tra Selleck e Kline, ma credo che il film sia rimasto nell'immaginario collettivo grazie alla scena che vi presento in questo post. Il professor Brackett (K. Kline), leggendo il manuale Vericate la vostra Virilità, cerca a tutti i costi di assumere movenze mascoline ma viene irrimediabilmente coinvolto dal ritmo di "I will Survive" cantata da Gloria Gaynor.




"Arnold non balla, riesce a malapena a camminare"

domenica 22 novembre 2009

CineNews: A Christmas carol

Cresce l'attesa per il nuovo film di Robert Zemeckis, interpretato da Jim Carrey, basato su una delle storie più belle e più famose del mondo: A Christmas Carol (Canto di Natale in Italia) di Charles Dickens.

Uscirà in Italia il 3 Dicembre ma è già sulla bocca di tutti, mentre negli Usa segna incassi record ai botteghini.

Questo film girato da Zemeckis attraverso la tecnica della motion-capture (la stessa usata in Polar Express e in Beowulf) è stato poi trasformato in 3D per rendere la visione ancora più avvincente e catturare in pieno l'entusiasmo degli spettatori.

La trama penso sia ben nota a tutti, ma comunque è la seguente: durante una gelida notte di Natale, il vecchio e avaro Ebenezer Scrooge riceve la visita di tre spiriti, quello dei Natali passati, quello del Natale presente, e quello dei Natali futuri, i quali cercheranno di fargli cambiare atteggiamento nei confronti del prossimo.


Impressionante è il lavoro fatto da Jim Carrey che nel film interpreta diversi personaggi: Ebenezer Scrooge in 5 età differenti, più i tre spiriti del Natale, passato, presente e futuro.


Ad arricchire il cast, oltre a Carrey, c'è la presenza di numerosi attori famosi: da Gary Oldman (il fantasma di Jacob Marley, il povero impiegato Bob Cratchit e suo figlio Tiny Tim) a Colin Firth (il nipote di Scrooge), da Robin Wright Penn (nel doppio ruolo della fidanzata del giovane Scrooge e della sorella dell'avaro) a Bob Hopskins.

Il film, costato ben 175 milioni di dollari, è la 21sima versione della storia dickensiana tra quelle cinematografiche e televisive.

E anche l'Italia è presente in questo film: la colonna sonora è infatti cantata dal grande Andrea Bocelli, il quale ha preso parte alla presentazione del film a Londra.

Per saperne di più vi rimando al post scritto da Neverland sull'anteprima londinese del film.



domenica 15 novembre 2009

Nemico pubblico

Nemico pubblico narra la storia del famoso rapinatore di banche John Dillinger, il quale fu appunto il nemico pubblico n°1 del federal bureau americano (successivamenta F.B.I.).

Se al pubblico italiano il nome di Dillinger non risveglia ricordi di alcun tipo, al contrario per quello americano (specie dalle parti di Chicago) questo nome ricorda un vero e proprio mito, un Robin Hood a stelle e striscie. Dillinger infatti si rese famoso per aver rapinato numerose banche durante il periodo della Grande Depressione americana: fin qui niente di lodevole, se non per il fatto che, durante queste rapine, Dillinger dava fuoco ai documenti che riportavano l'ammontare dei debiti dei cittadini nei confronti delle banche (cosa che purtroppo non si evince molto dal film). Aveva un sorriso accattivante, uno sguardo magnetico ed era un uomo molto attraente. Soggetto perfetto per un film. Ed infatti erano state realizzate già un paio di pellicole sul famoso rapinatore, alcune serie tv, e numerosi libri che narrano le sue gesta.
Ora ci ha pensato Michael Mann (Heat-la sfida, Insider, Collateral, Alì) a riportare il suo mito sul grande schermo, scegliendo l'attore più adatto ad interpretare Dillinger, il sempre bravo e fascinoso Johnny Depp.

Elemento comune a quasi tutti i film di Mann è il dualismo tra due personaggi (a volte antagonisti, a volte colleghi che si contendono la scena), ed in questo caso, ad opporsi al personaggio interpretato da Depp, c'è Melvin Purvis, (interpretato da Christian Bale) il direttore della squadra speciale del bureau che aveva il solo scopo di prendere Dillinger.
Nonostante l'interpretazione di Bale abbia dato uno spessore umano e psicologico a Purvis, l'attenzione del pubblico è tutta per il fascino di Depp e del suo personaggio, amante delle macchine veloci, delle armi potenti, del cinema, del baseball e delle belle donne.


In particolare Dillinger si innamorò di Evelyn Frechette (interpretata da Marion Cotillard) e la loro storia d'amore fa un po' da sfondo alla caccia all'uomo che è il filo portante del film.


Se ci si documenta sulla storia di Dillinger si scoprirà come in molte scene il regista sia stato molto fedele alla storia, un esempio di ciò è la foto qui sopra: in alto il vero Dillinger posa un braccio sulla spalla del procuratore, poco prima di essere messo in carcere, imitando con la mano la forma della pistola, scena ripresa fedelmente nel film, come si vede nella foto in basso. Quella foto sembra sia stata il messaggio in codice che Dillinger mandò ai suoi per farlo evadere: successivamente infatti Dillinger riuscì ad evadere minacciando le guardie con l'uso di una pistola (molto probabilmente di legno e colorata di nero col lucido da scarpe, o addirittura intagliata in una saponetta o nella pietra pomice). Sono molte le leggende su Dillinger e tra poco ve ne racconterò alcune, ma prima finiamo di parlare del film.

Nel complesso è un ottimo film, anche se credo che alcuni particolari importanti siano stati omessi o poco trattati. La pellicola dura 143 minuti e nonostante si svolga tutto in modo abbastanza veloce, sconsiglio di andare a vedere l'ultimo spettacolo. Bravissimi sia Depp che Bale, ed ottima la regia di Mann. Forse non me lo aspettavo così violento (è forse il film con più pallottole sparate degli ultimi anni), ma tutto sommato molto realistico.
Ho trovato molto intensa la scena in cui Dillinger è al cinema Biograph a vedere Le due strade con Clark Gable e William Powell e rimane catturato da alcune scene e da alcuni dialoghi del film: un omaggio al cinema "criminale" e un'anticipazione della storia.
Peccato in Italia il titolo Nemico pubblico sia già stato usato per altre pellicole recenti (una con Vincent Cassel e l'altra con Will Smith).


ORA RACCONTERO' ALCUNE CURIOSITA' SU DILLINGER MA PER FARLO SARO' COSTRETTO A RACCONTARE IL FINALE DEL FILM, PERTANTO SE ANCORA NON AVETE VISTO IL FILM O NON CONOSCETE LA STORIA DEL RAPINATORE VI SCONSIGLIO LA LETTURA.

  • I cinegiornali dell'epoca mostravano spesso la faccia di Dillinger per sperare nella collaborazione del pubblico il quale però applaudiva ogni volta che il rapinatore appariva sul grande schermo, mentra fischiava ogni volta che venivano mostrati i federali.
  • La sera che Dillinger venne assassinato all'uscita del cinema, morirono per il caldo ben 23 persone. I cinema all'epoca pubblicizzavano a gran voce il fatto che le sale avessero l'aria condizionata e sembra che Dillinger scelse di andare al cinema proprio per sfuggire all'afa.
  • Subito dopo l'omicidio di Dillinger, si radunò immediatamente una folla di curiosi intorno al corpo del rapinatore. Si narra che numerose donne immersero il loro fazzoletto nel sangue di quest'ultimo.
  • La foto del cadavere di Dillinger sul tavolo dell'obitorio diede vita ad un'altra leggenda sul suo personaggio. Infatti la foto ( che potete vedere qui ) mostra il corpo coperto da un lenzuolo , il quale si impenna vertiginosamente a metà del corpo. Secondo gli storici si trattava del braccio di Dillinger, irrigidito dal rigor mortis o addirittura della leva di controllo del tavolo.
  • La vita e la morte di Dillinger ispirarono ben 13 canzoni.
  • Al pari di grandi personaggi pubblici, anche per Dillinger c'è chi sostiene che non sia mai morto. In particolare lo scrittore Jay Robert Nash sostiene che l'uomo ucciso era un certo Jimmy Lawrence. A sostegno della sua tesi Nash elenca alcune differenze tra il cadavere e Dillinger: altezza e peso non coincidevano, il cadavere aveva un incisivo che Dillinger non aveva, nel cadavere c'erano segni di una disfunzione cardiaca mai menzionata nella cartella clinica di Dillinger, senza contare una discrepanza nel colore degli occhi.
Per saperne di più sul personaggio di John Dillinger vi consiglio di digitare il suo nome su youtube: troverete dei documentari in lingua inglese con immagini del tempo, il vero Dillinger e molte curiosità

lunedì 9 novembre 2009

L'angolo della risata: Non ci resta che piangere

Quando ho iniziato questa rubrica non avevo pensato al titolo del post che sarebbe uscito con questo film... va bene, sono sicuro che perdonerete il gioco di parole.

Non ci resta che piangere è un film del 1984, scritto, diretto ed interpretato da Roberto Benigni e Massimo Trosi, unica loro collaborazione cinematografica.

La storia narra la vicenda di due amici, Mario (Troisi) e Saverio (Benigni) i quali, stufi di aspettare davanti ad un passaggio a livello l'arrivo del treno, prendono una strada alternativa, perdendosi e rimanendo con l'auto in panne. Cala la sera ed i due decidono di passare la notte in una locanda. Al loro risveglio avranno una sorpresa: i due si ritrovano a Frittole, paesino toscano, nel 1942.

Il film è noto a tutti e alzi la mano chi non abbia almeno una volta nella vita, recitato una delle tante battute presenti in questa pellicola...

La scena che ho scelto per questo post (ma non escludo che in futuro ne pubblicherò altre) è quella della dogana, per internderci quella di "Un fiorino!!"





Benigni e Troisi in un'intervista hanno dichiarato che questa scena è stata girata più e più volte perché non riuscivano a restare seri. Addirittura la coppia ha dovuto rinunciare a girare tale scena come da copione ed è così rimasta quella che avete appena visto, con i protagonisti che ridono a crepapelle.

domenica 8 novembre 2009

Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo

Ho visto questo film circa 10 giorni fa, ed il fatto che ne posti il commento solo ora non è dovuto soltanto ad un fattore di tempo: forse si era creata in me un'aspettativa troppo grande, iniziata già un mese e mezzo fa, quando ve ne parlai in questo post.

Intendiamoci non dico che sia un film da buttare, ma mi distacco dalla lunga carovana di commenti entusiasti che è possibile trovare in rete e sulle riviste specializzate, in quanto mi è rimasta l'impressione che non sia stato sviluppato al meglio il soggetto, soprattutto nel finale, e che in più occasioni la trama sia lenta e ripetitiva.

Un plauso agli effetti speciali, forse un motivo per vedere il film al cinema, ma soprattutto alla città di Londra che si presta come sfondo meraviglioso che nulla ha da invidiare ai paesaggi fantastici visitati da alcuni personaggi del film.


Per quanto riguarda le interpretazioni: il film è la conferma che con la scomparsa di Heath Ledger il mondo del cinema ha perso un notevole talento.
Johnny Depp, prima scelta del regista visionario per antonomasia Tim Burton, è sempre azzeccatissimo in questo tipo di ruolo, ed altrettanto bravo è Colin Farrell; Jude Law è invece un gradino più in basso rispetto ai suoi colleghi (per quanto mi sforzi di vedere film interpretati da Law, non riesco mai a trovare una sua interpretazione che mi colpisca).
Come sempre, elegante l'interpretazione di Christopher Plummer, caratterizzata da molta teatralità.

Durante il film, molti sono i richiami alla morte di Ledger e gli omaggi da parte dei suoi amici-colleghi, in particolare una frase che funge un po' da motto del film: "Nulla è per sempre, neanche la morte".


Capitolo Terry Gilliam: anche qui si conferma regista visionario e strampalato, ma a mio avviso non è più riuscito a raggiungere i livelli de L'esercito delle 12 scimmie, film in cui era riuscito a dare un ritmo comunque incalzante ad un ottimo soggetto. Forse è proprio in questi che pecca Parnassus, mancanza di ritmo ed un finale che sembra essere stato scelto per mancanza di idee.

Peccato perchè i presupposti per realizzare un ottimo film c'erano tutti.

Alcune curiosità:

Heath Ledger fa la sua comparsa nella scena in cui si vede il suo personaggio impiccato sotto il Blackfriars Bridge di Londra: il regista Gilliam ha dichiarato che tale scena è stata ispirata dal ritrovamento del banchiere italiano Calvi, e che solo gli italiani avrebbero capito tale scena.

Come ormai tutti sapranno, Depp, Law e Farrell hanno devoluto il loro cachet interamente alla figlia di Ledger.

A Cannes il film è stato protagonista di alcuni divieti, ricevendo il PG-13 rating per immagini violente, alcune di sensualità, di linguaggio e per la troppa presenza di fumo.

Nel Regno Unito il film ha ricevuto un 12A rating per il forte linguaggio violento in alcune scene.

Al termine dei titoli di coda del film compare la frase «In memoria del nostro amico Heath Ledger, a cui la pellicola è stata dedicata.

martedì 27 ottobre 2009

Cinenews: Sherlock Holmes, locandina e trailer

Periodo ricco di novità cinematografiche, quello che ci si pone davanti: in questo e in molti dei prossimi post vedremo cosa ci serba il futuro al cinema.

Iniziamo subito con le novità legate al nuovo Sherlock Holmes diretto da Guy Ritchie, film che avevamo ampiamente presentato qui.

Come avrete notato, è stata presentata una nuova locandina del film, quella all'inizio del post, che molto probabilmente sarà quella definitiva.

Ma non finisce qui: in rete sono già presenti alcuni trailers in lingua originale del film.

Di seguito, uno dei trailer ufficiali.



Io rimango dell'opinione originale: non vedo l'ora di andare a vederlo.

Voi cosa ne pensate?

lunedì 19 ottobre 2009

Up in 3D

Che bellissima sorpresa: erano mesi che aspettavo di vedere questo film in 3D, un po' perchè la storia sembrava divertente ed un po' perchè attratto dall'esperienza 3D già sperimentata con Viaggio al centro della Terra, e alla fine l'attesa è stata ripagata, non tanto per il 3D (che pensavo più marcato) ma perchè Up è un film divertentissimo e soprattutto molto profondo: è una di quelle pellicole a cui la Pixar ci ha ormai abituati da tempo, di quelle che piacciono ai piccini ma che in realtà i grandi sanno apprezzare molto più profondamente. Sì perchè Up non narra solo di un viaggio fantastico ed avventuroso che tutti i bambini, almeno una volta nell vita, desiderano fare, ma ci mostra l'avventura più grande di tutte, quella che tutti viviamo, molto spesso senza accorgergene: l'avventura della Vita, fatta di incontri, di amori, di passioni, di amicizie, di viaggi, di sogni, di addii.



Tutto questo attraverso gli occhi del protagonista principale, il signor Carl Fredricksen (incredibilmente somigliante al grande Spencer Tracy e straordinariamente doppiato da Giancarlo Giannini), un 78enne, ex venditore di palloncini in pensione. I primi minuti del film ci mostrano il primo incontro tra il giovane Sig. Fredricksen e la giovane Ennie, la loro passione comune per l'avventura, i viaggi e l'esploratore Charles Muntz (doppiato da Arnoldo Foà).
In un seguirsi di immagini che toccano il cuore, riviviamo intensamente la storia d'amore tra i due, il loro matrimonio, la loro vita coniugale, sempre l'uno accanto all'altro, e quel loro sogno di visitare un giorno Paradise Falls, sogno che la vita di tutti i giorni ha sempre impedito loro di realizzare. Ritroviamo il sig. Fredricksen vedovo, solo ed accerchiato dalla speculazione edilizia, con un imprenditore senza scrupoli che cerca a tutti i costi di sfrattarlo per appropiarsi della terra su cui sorge la casa in cui ha trascorso la sua vita con Ennie. Come se non bastasse, c'è un bambino di nome Russell, un imbranato boy scout a cui manca solo la spilla di "accompagnatore di vcchietti" per diventare Esploratore scelto della natura selvaggia e che vuole ad ogni costo aiutare il sig. Fredricksen.

Esasperato da tutto ciò, il sig. Fredricksen decide di scappare con la sua casa verso quel posto incantato, a lungo sognato insieme a sua moglie: per farlo utilizza tutti i palloncini che ha in casa, trasformandola così in una vera e propria mongolfiera... purtroppo per lui però, si ritroverà con Russell come compagno di viaggio.

Rileggendo queste poche righe sembrerebbe che ho raccontato tutta la trama del film, ma questo è solo l'inizio (chi mi segue sa benissimo che odio gli spoiler): in realtà la storia avventurosa, quella fiabesca, che adoreranno i più piccoli inizia proprio a questo punto della trama, ma non voglio svelarvi troppo.

Ho trovato la prima parte del film straordinaria: uno spaccato delle nostre vite, ma anche un'analisi profonda della nostra società, della crisi economica, della crisi della famiglia, contrapposte all'importanza dei valori, dell'amore e dell'amicizia che emerge nella seconda parte del film. Un dualismo che si riflette nel carattere dei personaggi: al Sig. Fredricksen, triste e malinconico è affidata la parte "moraleggiante" del film, mentre al giovane Russell, imbranato e simpaticissimo, viene affidato il difficile compito di divertire e far ridere lo spettatore, compito assolto con successo.

Straordinariamente romantico, commuovente, ma anche esilarante e divertente, Up è un film che consiglio di vedere a tutti, grandi e piccini.

Di seguito una scena del film, l'incontro tra il sig. Fredricksen e Russell :

lunedì 28 settembre 2009

L'angolo della risata: Fantozzi (partita a tennis)

E' iniziata una nuova settimana e pian piano anche il blog riprende la sua regolare attività, così come in questo periodo riprendono le iscrizioni in palestra da parte di chi, per un motivo o per un altro, vuole tenersi in forma o deve raggiungere il peso forma. Questo è il caso di Fantozzi il quale, deluso dalla sua prestanza fisica, decide di dedicarsi allo sport ed insieme al suo fedele collega Filini, organizza una memorabile partita di tennis.



E voi a che sport vi dedicate?

Buona settimana a tutti

venerdì 25 settembre 2009

CineNews: Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo


La quarta edizione del Festival Internazionale del film di Roma sarà, tra le altra cose, l'occasione
per presentare in anteprima nazionale il nuovo film di Terry Gilliam, Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo.
La pellicola segna anche l'ultima interpretazione di Heath Ledger, morto proprio durante le riprese di questo film, successivamente sostituto da ben tre attori: Jhonny Depp, Colin Farrell e Jude Law (che hanno devoluto il compenso delle loro prestazioni alla figlia dell'attore scomparso).
Questo è stato possibile grazie anche alla trama del film che prevede un cambiamento della fisionomia del personaggio interpretato originariamente da Ledger.

Il film narra la storia del Dottor Parnassus (Christopher Plummer), ed il suo assistente Anthony "Tony" Shepherd (Heath Ledger); quest'ultimo si trova ad affrontare un viaggio magico in uno specchio che il Dottor Parnassus ha avuto grazie ad un patto con il diavolo Mr. Nick al quale ha promesso in cambio l'anima di sua figlia Valentina.

Ecco il trailer del film:



Terry Gilliam si conferma uno dei pochi registi (oltre a Tim Burton) che riescono a trasformare il cinema in uno strumento per concretizzare la propria fantasia.

martedì 15 settembre 2009

Addio a Patrick Swayze

Non avevo voglia di riprendere a postare e di certo non è il post che immaginavo potesse riaprire il blog, ma la triste notizia che da stamattina ha fatto il giro del mondo non poteva essere ignorata.

Ci ha lasciati ieri notte, all'età di 57 anni, Patrick Swayze: l'attore lottava da tempo contro un cancro al pancreas. Da quando rese pubblica la sua malattia, nel Gennaio del 2008, milioni di fans in tutto il mondo si sono stretti a lui, il quale ha sempre dimostrato una forza d'animo invidiabile, cercando di combattere il male con tutto se stesso e raccogliendo fondi per la ricerca.



Nella sua carriera ha interpretato numerosi film, ma rimarrà nei cuori degli spettatotri di tutto il mondo per tre ruoli in particolare: Jhonny Castle in Dirty Dancing, Sam Wheat in Ghost ed il surfista Bohdi in Point Break, tre film che lo consacrarono sex-symbol dello star system mondiale (non a caso la rivista People lo elegge uomo più sexy dell'anno nel 1991).

Forse non tutti sanno che oltre ad essere un bravissimo attore, Patrick era un ballerino professionista, oltre che un bravissimo musicista (sua la stupenda She's like the wind, colonna sonora di Dirty Dancing ).

Chiunque volesse lasciare un proprio saluto a Patrick Swayze può farlo qui sul sito ufficiale del suo fans club.

Nel pieno rispetto dell'uomo, prima che dell'artista, a me piace ricordarlo così, all'apice del successo, in tutta la sua bellezza:


lunedì 10 agosto 2009

Buone ferie a tutti

Finalmente arrivano le ferie e anche la Settima Arte se ne va in vacanza per un paio di settimane.
Per molti le ferie sono già terminate, per altri stanno per iniziare: chi sceglie il mare, chi la montagna, chi le città straniere...ovunque si vada, la voglia è quella di staccare la spina dallo stress quotidiano. Parlando di vacanze, voglio pubblicare un brano tratto dal film La famiglia Passaguai (1951), una brillante commedia scritta, diretta ed interpretata dal compianto Aldo Fabrizi, affiancato da Peppino De Filippo, Ave Ninchi, Giovanna Ralli ed un giovanissimo Carlo Delle Piane (Pecorino). Il film narra le vicende del cavaliere Valenzi (detto Passaguai) che decide di trascorrere una domenica al mare ad Ostia, insieme alla sua famiglia: ne succederanno di tutti i colori.

Da notare in questa clip, in che modo all'epoca ci si recava tutti al mare...



Buone Ferie a tutti voi.

domenica 2 agosto 2009

Alice in Wonderland: Il Trailer ufficiale

Pochi giorni fa ho pubblicato un post sul nuovo film di Tim Burton (guarda qui) : a giudicare dai vostri giudizi l'attesa è alta e la curiosità lo è ancora di più.

Ora che è disponibile il primo trailer ufficiale del film, ne pubblico il video nell'attesa di conoscere il vostro parere.



Sembra bello già così, se penso che sarà possibile vederlo in 3D....cresce l'attesa.

martedì 28 luglio 2009

L'angolo della risata: Vincite miliardarie

Questa sera gran parte dell'Italia sarà ancora una volta in grande attesa, nella speranza di aver indovinato i 6 numeri da giocare al SuperEnalotto e portarsi a casa il Jackpot più alto della storia delle lotterie italiane. Chi di noi non ha mai sognato di arricchirsi così facilmente? Alzi la mano chi non ha immaginato almeno una volta nella vita quale sarebbe la sua reazione nel realizzare di aver vinto un montepremi capace di "sistemare" intere generazioni. Accade oggi con il SuperEnalotto, accadeva qualche anno fa con la schedina del totocalcio: i filmati di oggi ritraggono proprio due illustri vincitori miliardari del totocalcio, Enrico Montesano in Tutti possono arricchire tranne i poveri (1976) e Lino Banfi ne Il Bar dello Sport (1984), due reazioni molto condivisibili, non trovate?






E voi come reagireste nel sapere di essere diventati miliardari??

domenica 19 luglio 2009

Monologhi: Il grande dittatore

Nuova rubrica per La Settima Arte, dal titolo "Monologhi": quante volte ci è capitato di vedere e rivedere dei monologhi incredibili, interpretati fantasticamente? Una seguenza di parole che provocano in noi delle fortissimi emozioni, per il loro significato, per il modo in cui sono interpretate, per i ricordi che evocano nella nostra memoria, o semplicemente per l'atmosfera che riescono a creare. Nell'immaginario comune, pensando alla parola Monologo, l'associazione che automaticamente ne scaturisce è Amleto, personaggio Shakespeariano che ha dato vita al più famoso dei monologhi ( anche se di monologhi stupendi Shakespeare ne ha scritti centinaia).
Anche il Cinema, per fortuna, è ricco di monologhi fantastici, interpretati magistralmente da attori e doppiatori: proprio per questo, quando sarà possibile, cercherò di pubblicare il video di entrambe le performance, in modo da poter apprezzare al meglio la bellezza del monologo e la bravura del suo interprete.

L'idea di Monologhi risale a qualche tempo fa, quando Neverland, in un blog che non c'è più, pubblicò un monologo Shakespeariano di rara bellezza, strepitosamente interpretato da Al Pacino, e che presto verrà pubblicato in questa nuova rubrica, perciò un grazie particolare, di nuovo, va a Neverland e la sua creatività.

Come ho quasi sempre fatto per le nuove rubriche, si inizia con il grande Charlie Chaplin : sembra strano ma proprio il genio del Cinema muto ha dato vita ad uno dei monologhi più belli e coinvolgenti della cinematografia mondiale, conosciuto come Il Discorso all'Umanità , tratto da Il Grande Dittatore.


Il film è del 1940, ma purtroppo per l'Umanità, in questi 69 anni è sempre rimasto molto attuale.

Questo primo video è il monologo in lingua originale, interpretato direttamente da Chaplin.



Quello che segue è invece la versione italiana, in cui Chaplin è doppiato dal compianto Oreste Lionello.



Cosa ne pensate? A mio parere, due grandissime interpretazioni (Chaplin in più, da genio e maestro del cinema muto, ci mette uno sguardo che da solo vale mezza interpretazione), per più di 3 minuti di monologo.

venerdì 3 luglio 2009

Alice in Wonderland: le prime foto

Finalmente le prime foto dell'ultima opera di Tim Burton, Alice nel Paese delle Meraviglie rivisitazione dell'omonimo romanzo di Lewis Carrol e del successivo Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. Interpreti principali, neanche a dirlo, il sempre più bravo Jhonny Depp nel ruolo del Cappellaio Matto e, la moglie del regista, Helena Bonham Carter nei panni della perfida Regina Rossa.


Nel ruolo della sorella, la altrettanto cattiva Regina Bianca, ci sarà Anne Hathaway, ormai lontana dai ruoli di brava ragazza ai quali ci aveva abituati nei suoi primi film.

Nel ruolo di Alice la giovane attrice Mia Wasikowska.
In queste foto è possibile ammirare lo stupendo trucco che caratterizza i personaggi. Come al solito, il genio di Tim Burton lascia il suo segno indistinguibile.
Nel folto cast figurano alcuni dei migliori attori anglosassoni in circolazione, tra cui Alan Rickman (il Severus Piton di Harry Potter, che già ha lavorato con Burton in Sweeney Todd)nel ruolo di Brucaliffo, Christopher Lee (il Dracula più famoso degli ultimi decenni) nei panni di Jabberwock, e Michael Sheen in quelli del BianConiglio.

Queste ultime due foto mostrano il Paese delle Meraviglie attraverso gli occhi di Tim Burton. A voi il giudizio. Per quanto mi riguarda....adoro Tim Burton.
Il film uscirà nelle sale americane il 05 Marzo 2010: al momento è in fase di post-produzione, e a breve sarà convertito in 3D.

Cosa ne pensate? Vi piace la "stranezza" di Tim Burton? Qual'è il film diretto da lui che preferite?

domenica 28 giugno 2009

Addio professor Verdone

Si conclude nel peggiore dei modi questa settima segnata dal lutto nel mondo delle spettacolo: dopo Farah Fawcett e Michael Jackson, ci lascia anche Mario Verdone.
Professore ordinario (emerito) di Storia e critica del film, studioso di spettacolo, critico d'arte, saggista, scrittore e poeta, padre dell'attore Carlo Verdone, aveva iniziato negli anni Cinquanta la carriera universitaria con corsi liberi di «filmologia» in vari atenei, parallelamente al lavoro presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Era ricoverato da tempo presso una clinica romana a causa di un male incurabile: saputa la notizia, suo figlio Carlo ha lasciato in lacrime il set del suo nuovo film "Io, loro e Lara", per raggiungere il capezzale del padre.
I funerali si terranno domani 29 Giugno alle ore 16, nella Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva a Roma. Ci uniamo alle migliaia di messaggi di condoglianze che stanno arrivando alla famiglia Verdone tutta.

venerdì 26 giugno 2009

Lutto nel mondo dello spettacolo: addio Faraw Fawcett, addio Michael Jackson









In una sola giornata, il mondo perde due icone dello show-business: Farah Fawcett, mitica Charlie's Angel che ha fatto sognare milioni di persone negli anni '70 e Michael Jackson, Re del pop ed icona degli anni '80.

Farah Fawcett, 62 anni, lottava da tre anni contro il cancro: aveva reso pubblico il suo male attraverso un documentario che mostrava le cure a cui si è sottoposta, per lanciare un messaggio a tutte le persone malate, quello di continuare a lottare. Il suo ex marito, l'attore Ryan O'Neal, le è stato accanto fino all'ultimo, senza riuscire a coronare il sogno di sposarla nuovamente.
La Fawcett lascia il figlio di 24 anni, Redmond, avuto proprio con O'Neal.
"L'ho amata con tutto il mio cuore. Mi mancherà molto, davvero molto. Rimarrà sempre nel mio cuore. Ho parlato con lei per tutta la notte. Le ho raccontato di quanto l'ho amata. Lei ora è in un posto migliore", ha raccontato l'attore.

Michael Jackson è deceduto a soli 50 anni a causa di un infarto. Sono in corso delle indagini per verificare se il decesso sia stato causato dai farmaci che il cantante usava in modo massiccio o addirittura se si tratti di suicidio, provocato dai debiti che affliggevano il Re del Pop. Sebbene questo blog tratti di Cinema, il saluto a questo grande artista è un atto dovuto: Jackson ci ha regalato brani che sono entrati prepotentemente nella Storia della musica, arricchiti da video musicali che sono dei veri e propri film, grazie alla partecipazione di grandi registi, uno su tutti John Landis che realizzò il video di Thriller, l'album più venduto al mondo.

mercoledì 24 giugno 2009

Un anno con La Settima Arte

Sarò sincero: me ne sono accorto per puro caso, ma proprio oggi La Settima Arte compie un anno.
Un anno esatto dalla sera in cui scrissi questo primo post, a pensarci bene sembra tanto tempo fa.
Ne sono successe di cose in un anno di blog: ricordo che iniziai questa avventura con un un po' di timore perchè completamente all'oscuro del mondo dei blogger, ma spinto da un irrefrenabile desiderio di condividere con altre persone una delle mie più grandi passioni, il Cinema. Con il tempo sono riuscito a mettere insieme una parte delle numerose idee che mi sono venute in mente per questo blog e così sono nate le diverse rubriche de La Settima Arte: Cinema Cult, Lezioni di Cinema, L'angolo della risata, Biografie, CineNews ed ancora i Sondaggi , i Premi, i Banner e tante altre idee che per il momento sono in cantiere ma che presto pubblicherò.
E ancora, spazio ai numeri (permettetemi un po' di autocelebrazione): questo è l'82simo post, avete lasciato ben 449 commenti, quasi 8600 visite da numerose parti del mondo.

Risultati che ripagano le tante notti passate a cercare di impare qualcosa in più sul mondo dei blogger e che sono stati raggiunti soprattutto grazie a tutti i lettori che sono passati di qua: con alcuni nel tempo è nata una vera e propria amicizia on-line, fatta di scambi di opinioni, email, suggerimenti e critiche costruttive. Dovrei ringraziarvi uno per uno, ma sono sicuro che la mia memoria farebbe torto a qualcuno, pertanto un GRAZIE generale a TUTTI VOI.

Chi mi segue dall'inizio però sa che un ringraziamento particolare lo devo alla mia prima lettrice, Neverland, senza il cui sostegno questo blog non esisterebbe: GRAZIE DI ESISTERE.

Avevo in mente una bella sorpresa per festeggiare questo primo anno, ma il tempo è tiranno e quindi devo rimandarla. Nel frattempo voglio dedicare a tutti i lettori questo breve filmato che include le locandine di quei film che in qualche modo hanno lasciato un segno nella mia vita personale e nella mia passione per questa fantastica arte: sono solo una parte dei film che amo, ma molto significativa.


lunedì 22 giugno 2009

Buon compleanno Meryl Streep

60 anni fa nasceva a Summit la più grande attrice vivente, Mary Louise Streep, meglio conosciuta come Meryl Streep.
La si potrebbe chiamare Lady Oscar: due statuette vinte una come attrice non protagonista per Kramer contro Kramer e un' altra come attrice protagonista per La scelta di Sophie, e ben 15 nomination, superando un mostro sacro come Katharine Hepburn ferma a quota 12.
In un sondaggio fatto qualche tempo fa tra i lettori di questo blog, Meryl Streep risultò, a parimerito con Audrey Hepburn, la migliore attrice americana di tutti i tempi.
Da molti definita la Robert De Niro al femminile, Meryl Streep nella sua lunga carriera ha interpretato ruoli di ogni genere, passando dal drammatico alla commedia, dal romantico al musical, sempre con gran classe e professionalità. Si è sempre battuta a favore del ruolo femminile nel mondo maschilista del Cinema.
Ci ha fatto sognare con interpretazioni magnifiche: Il cacciatore, La mia Africa, Kramer contro Kramer, I ponti di Madison County ed ultimamente Il dubbio e Mamma mia.

Ha in preparazione ben tre film, che vedremo in Italia il prossimo anno: sappiamo già che saranno film impreziositi dalla sua fantastica interpretazione.

BUON COMPLEANNO MERYL

domenica 21 giugno 2009

L'angolo della risata: Stanlio e Ollio

Di solito questa rubrica è destinata al Lunedì ed è un modo per augurare un buon inizio settimana a tutti, ma questa volta l'anticipiamo di un giorno.

La scena di oggi è tratta dal film I Diavoli volanti in cui recita la strepitosa coppia formata da Oliver Hardy e Stan Laurel, Crick e Crock (nomignolo col il quale erano noti inizialmente in inglese) o per tutti , Stanlio e Ollio.
Questa coppia ha dato molto al mondo del cinema, prima con il cinema muto, fatto di gag e sguardi indimenticabili, poi con l'avvento del sonoro perciò non posso non dedicare a questi due grandi comici un post più accurato in futuro.
Per le prime uscite dei loro film oltreoceano, i due attori si occuparono personalmente del doppiaggio dei loro personaggi nelle lingue straniere: recitarono in spagnolo, tedesco, francese ed italiano; per questo il pubblico italiano sin da subito trovò incredibilmente simpatico il modo di parlare dei due personaggi, che rimase lo stesso anche quando furono impiegati degli attori italiani per il loro doppiaggio.
Tra gli illustri doppiatori italiani che prestarono la propria voce a Stanlio e Ollio quelli che riscossero più successo furono senza dubbio Mauro Zambuto (Stanlio) ed il grande Alberto Sordi (Ollio).
Personalmente sono un grandissimo fan di Stanlio e Ollio e non perdo mai un'occasione di rivedere le loro fantastiche, inimitabili, comiche.

Questa scena mi ha sempre messo di buon umore e auguro a tutti di cogliere dalla vita tutto ciò che c'è di positivo e di non smettere mai di ridere perchè, come diceva il grande Chaplin: "Un giorno senza sorriso è un giorno perso".



domenica 14 giugno 2009

CineNews : The Expendables - 2 locandine, prime foto e dietro le quinte

THE EXPENDABLES

<-- Le prime locandine del film -->



Qualche tempo fa, più precisamente QUI, vi avevo parlato del nuovo film diretto ed interpretato da Silvester Stallone, The Expendables (I sacrificabili).

Rispetto all'ultimo post, ecco le novità: le riprese sono iniziate ed è possibile già ammirare le prime foto scattate sul set ed addirittura un primo video del dietro le quinte.



Come avevamo già notato nel primo post, Sly sembra davvero in forma, e queste foto lo ritraggono in grande spolvero.


Nella foto seguente invece è in una pausa di lavorazione, insieme a Jason Statham.


A proposito del cast: Steven Seagal sembra aver rifiutato di parteciapare al film a causa della presenza di uno dei produttori, con il quale non scorre buon sangue.
Wesley Snipes non ha potuto accettare causa forza maggiore (è in prigione a scontare una condanna per evasione fiscale), mentre Jackie Chan a causa di uno screzio avvenuto in passato con Stallone.

E' confermata invece la presenza di due amici di Sly, nonché ex soci del Planet Hollywood: Arnold Schwarzenegger, la cui presenza era oggetto di voci già da tempo, e per ultimo, udite udite, Bruce Willis, il quale apparirà in un cameo.

L'attesa si fa sempre più grande, nel frattempo iniziamo a farci un'idea dalle poche riprese di questo dietro le quinte.