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domenica 15 marzo 2009

Ferruccio Amendola


Ferruccio Amendola nasce a Torino il 22 Luglio 1930 in una famiglia in cui si respira cinema: i suoi nonni ed i suoi genitori erano tutti attori (suo nonno era il regista/sceneggiatore Mario Amendola). A sua volta, Ferruccio ha poi continuato la tradizione di famiglia sposando Rita Savagnone (anche lei doppiatrice) e trasmettendo la passione per il cinema a loro figlio Claudio.
Ferruccio inizia la sua carriera di doppiatore molto presto, grazie soprattutto all'insegnamento della nonna, e lo fa prestando la propria voce niente di meno che al bambino di Roma città aperta.
La sua carriera di attore ha inizio invece due anni prima, nel 1943 con il film Gian Burrasca.
Nell'arco della sua lunghissima carriera ha interpretato circa trenta film tra cui La grande guerra al fianco di Sordi e Gassman e La Tosca di Luigi Magni, oltre che alcune serie tv e gli spot di un noto detersivo che hanno contribuito ad accrescere la sua popolarità.
Ma è soprattutto grazie al suo contributo al mondo del doppiaggio che Ferruccio Amendola resterà sempre nei nostri cuori, per aver prestato la sua fantastica voce ad attori del calibro di Robert De Niro, Al Pacino, Dustin Hoffman, Sylvester Stallone (questi i pricipali) ma anche a Christopher "Doc" Lloyd nel primo Ritorno al Futuro o Steve Martin ne Il mistero del cadavere scomparso ed ancora moltissimi altri, sia sul grande schermo che in tv (Bill Cosby ne "I Robinson" ma anche il cane Tequila nell'omonima serie). Molti lo ricorderanno anche come la voce del Commissario Girardi alias Tomas Milian, ma forse non tutti sanno che ha prestato la sua voce anche al Tenente Colombo.
E' incredibile in quanti film, italiani e non, soprattutto produzioni anni sessanta, è possibile sentire Amendola che doppia personaggi di passaggio, addirittura più di uno nello stesso film.
La sua caratteristica principale è stata la capacità di impostare la voce in modo diverso per ogni attore, al punto che è possibile, semplicemente ascoltando la sua voce, capire se l'attore doppiato sia De Niro piuttosto che Pacino o Stallone. Più volte ha dichiarato che il suo sogno era quello di doppiare De Niro ed Al Pacino nello stesso film, scommettendo che il pubblico non avrebbe confuso i due personaggi, e ci è andato vicino quando i due attori girarono Heat-La Sfida ma la produzione italiana non glielo consentì preferendogli per il doppiaggio di Pacino il comunque bravissimo Giancarlo Giannini (di seguito divenuto il suo doppiatore ufficiale).
Negli ultimi anni della sua carriera si è dedicato esclusivamente al doppiaggio, divenendo uno dei migliori direttori del doppiaggio e a mio avviso la miglior voce del panorama italiano.

Muore a Roma il 3 Settembre 2001 dopo una lunga malattia.

Se volete vedere l'elenco completo dei film doppiati o interpretati da Ferruccio Amendola, andate qui.

C'è un sito ufficiale www.ferruccioamendola.com che però non rende giustizia alla grandezza del personaggio.

Scegliere un solo filmato in cui Ferruccio ha doppiato Pacino piuttosto che De Niro o Hoffman o ancora Stallone è impresa ardua. Sono sicuro che per ognuno di voi è naturale associare il volto degli attori appena citati alla voce di Ferruccio Amendola ( quanto è strano adesso sentirli con un'altra voce), perciò ho scelto di pubblicare un video in cui l'unico attore è lui, un brano in cui Ferruccio interpreta (perchè di interpretazione si tratta) una poesia di Pablo Neruda rendendola semplicemente fantastica. La poesia si intitola "Se tu mi dimentichi" :





Grazie Ferruccio

venerdì 13 marzo 2009

Il doppiaggio: un'arte tutta italiana


E' da molto tempo che pensavo di iniziare una nuova rubrica dedicata al mondo del doppiaggio: un'arte tipicamente italiana, che da sempre divide due opposte fazioni, i favorevoli e contrari. C'è da dire infatti che, nonostante la scuola di doppiaggio italiana sia la migliore al mondo ed è per noi così naturale vedere i film stranieri doppiati in italiano, molti condividono il pensiero molto diffuso all'estero, secondo il quale è preferibile vedere i film stranieri in lingua originale, corredati di sottotitoli, perchè in questo modo è possibile apprezzare meglio l'interpretazione degli attori.
Personalmente trovo difficile schierarmi da una parte piuttosto che dall'altra in quanto se è vero che il doppiaggio fa parte ormai della nostra cultura cinematografica ed i nostri doppiatori sono per la maggior parte grandissimi attori, è pur vero che la nostra valutazione della performance di un attore è "viziata" dalla bravura del suo doppiatore. D'altro canto, se i sottotitoli aiutano a giudicare la bravura di un attore, allo stesso tempo vanno a discapito del film stesso, in quanto leggendo i sottotitoli è inevitabile non apprezzare in pieno la regia, la storia, la fotografia e tutti gli ingredienti di un buon film. E' anche per questo motivo che adoro i dvd: con un solo strumento è possibile apprezzare un film in lingua originale (magari con i sottotitoli) oppure doppiato dai nostri grandi doppiatori.
Per gli appassionati è facilissimo riconoscere la voce di un doppiatore, anche senza guardare lo schermo, e nonostante la maggior parte del pubblico italiano non conosca la fisionomia di un doppiatore, riconoscerebbe la sua voce in mezzo ad altre cento. Oppure provate a fermare qualcuno in mezzo alla strada e chiedetegli 5 nomi di doppiatori italiani famosi, nella maggior parte dei casi riceverete le solite 3 o 4 risposte, ma fate sentire la voce di un doppiatore alla stessa persona che avete fermato per strada e vi dirà subito: " questa è la voce di ......" , associando la voce del doppiatore a quella dell'attore.

E voi cosa ne pensate del doppiaggio? Siete favorevoli o contrari?

Nel prossimo post dedicato al doppiaggio che pubblicherò Domenica parlerò di uno dei più grandi e noti doppiatori italiani, sapreste dirmi di chi si tratta?

giovedì 19 febbraio 2009

Addio ad Oreste Lionello


E' morto a Roma all'età di 81 anni, dopo una lunga malattia, Oreste Lionello. Attore di teatro, cabarettista, autore e doppiatore, un vero e proprio fenomeno da palcoscenico. Il Bagaglino gli diede la popolarità che meritava, (semplicemente unico il suo Andreotti), ma grandioso è stato anche il suo lavoro lontano dai riflettori o per meglio dire nello studio di doppiaggio: nell'arco degli anni ha prestato la sua voce a Jerry Lewis, Peter Sellers nel Dottor Stranamore, Charlie Chaplin (Il grande dittatore nella versione ridoppiata del 1972), Marty Feldman, Michel Serrault nella trilogia del Vizietto, Dick Van Dyke in Mary Poppins, Gene Wilder in Frankenstein Junior e molti altri ancora. Ma come doppiatore, Lionello è noto soprattutto per l’eccezionale simbiosi col personaggio di Woody Allen, che ha doppiato per decenni.
Proprio Woody Allen, ha espresso un commosso ricordo: « Oreste Lionello mi ha reso per anni un attore molto migliore di quanto non fossi veramente» ha detto l'attore e regista statunitense, aggiungendo: «Ci siamo conosciuti personalmente e mi è sempre sembrato un uomo molto amabile».

Lo ricordiamo così:



giovedì 3 luglio 2008

Addio Claudio Capone




Qualche giorno fa, il 23 Giugno, è scomparso in Scozia, a causa di un ictus, Claudio Capone, voce storica di SuperQuark.

Capone era nato a Roma i 18 Novembre del 1952: figlio d'arte, suo padre Lucio era anch'egli doppiatore, ha prestato la propria voce ad innumerevoli personaggi del grande e piccolo schermo, uno su tutti Ridge di Beautiful.

Nell'arco della sua carriera Capone ha doppiato John Travolta in Face-off e Phenomenon, è stato la voce di Luke Skywalker nella saga di Guerre Stellari; ed ancora il reverendo Camden nella serie tv Settimo cielo e lo scienziato Egon Splengher nella serie animata e nel secondo lungometraccio di Ghostbuster.

Con la sua scomparsa il mondo del doppiaggio perde una delle sue voci più belle.

Per me la sua voce sarà sempre associata agli splendidi documentari di Piero e Alberto Angela che, grazie anche al suo contributo, rimarranno unici nella storia.