domenica 28 settembre 2008

ADDIO PAUL... QUAGGIU' QUALCUNO TI AMA!!



Paul Newman ci ha lasciati. Gli occhi blu più belli di Hollywood si sono chiusi per sempre nella notte tra il 26 ed il 27 Settembre, a causa di un cancro ai polmoni, reso pubblico solo pochi mesi fa. Con Newman se ne va un altro grande mito di Hollywood, uno degli ultimi rappresentanti di un cinema che ha fatto sognare generazioni di spettatori, uno degli ultimi figli della vecchia scuola dell'Actor's Studio.
Un grande attore, un sex simbol, un'icona, un uomo dall'aspetto di un duro, ma dal cuore generoso, che ha donato molto in beneficienza e molto ha fatto per i meno fortunati.
Una carriera straordinaria, quasi 60 film all'attivo, nove nomination e due premi Oscar ( uno alla Carriera nel 1986, l'altro l'anno successivo come Miglior Attore per Il colore dei soldi), diretto da registi del calibro di Alfred Hitchcock, Sydney Pollack, Sydney Lumet, Robert Altman, Martin Scorsese, per elencarne solo alcuni. Una carriera che lo ha visto iniziare un pò in sordina, schiacciato da due giganti come Marlon Brando e James Dean, ai quali veniva spesso paragonato.


Paul Newman: attore, regista, ma anche grande appassionato di auto da corsa, al punto da fondare due diverse case automobilistiche ( per le corse in Formula Indy e per le gare in Champ Car Atlantic Championship) e di partecipare a diverse gare arrivando secondo alla 24ore di Le Mans nel 1979 e primo nella 24ore di Daytona (il pilota piu' anziano che abbia vinto in questa competizione).

Dedicò gran parte della sua vita alle proprie fondazioni, tutte con scopi umanitari.
Per il resto, ha sempre condotto una vita molto riservata, lontano dai gossip: una vita che gli ha mostrato anche il suo lato più duro, soprattutto in seguito alla scomparsa dell' unico figlio maschio (avuto dalla prima moglie), deceduto giovanissimo nel 1978, in seguito ad un' overdose.

Separatosi dalla prima moglie nel 1958, Newman si risposò lo stesso anno con l'attrice Joanne Woodward, dalla quale ebbe tre figlie, e accanto alla quale, a dispetto di molti suo colleghi di Hollywood, è rimasto fino all'ultimo atto della sua vita.

Tra i film interpretati da Paul Newman, impossibile non citare Lassù qualcuno mi ama, Lo spaccone, La gatta sul tetto che scotta, Il verdetto, Butch Cassidy e La stangata ( entrambi girati insieme all'amico di sempre, Robert Redford) e, tra le ultime interpretazioni, Il colore dei soldi e Era mio padre.


Queste le parole di Robert Redford in seguito alla notizia della morte di Newman:
"Ho perso un amico vero. C'è un punto in cui le emozioni vanno oltre le parole" aggiungendo che l'amicizia con Paul Newman ha reso migliore la sua vita.


Hollywood piange un altro mito, noi vogliamo ricordarlo così:


5 commenti:

Neverland ha detto...

Un altro pezzo di storia del cinema se ne va con questo grande attore.Il pensiero va al solito interrogativo: quanti in questi giorni saranno in grado di scrivere pagine di storia del cinema come i grandi del passato??secondo me pochi.
Addio Mr. Newman,grazie per le emozioni che ci hai regalato!

mafalda ha detto...

Un grandissimo uomo prima ed un grande attore.
Le parole sono in questo troppo povere!!!!!!!!
Baci

marge ha detto...

era veramente un grande...e tu gli hai dedicato veramente un bel post

grazie per il passaggio nel mio blog...a presto

Neil McCauley ha detto...

lo ricordero sempre in alcuni film come il colore dei soldi,lo spaccone o butch cassidey.

semplicemente immenso. uno dei pochi attori professionisti che facevano parlare di se per la loro bravura e non per le notti brave gossipare.

complimenti per il topic davvero sentito hai trascritto alla perfezione cio che non riuscivo a scrivere.

volevo dirti che è iniziata la terza manche del mondiale passaci a trovare quando puoi e facci sapere le tue preferenze.

stammi bene

1 abbraccio

Neil

cinemaleo ha detto...

Ieri ho rivisto per l'ennesima volta "Il Verdetto" di Sidney Lumet. Una delle migliori interpretazioni di una vera icona dello schermo, un Paul Newman al top che l’Academy commise l’errore di non premiare con l’ Oscar (e che invece il David di Donatello incoronò come migliore attore dell’anno).